Fondo Privato

Render Student Housing

SOSTENIBILITÀ

Student Housing (Ostiense)

L’intervento è relativo alla realizzazione di un nuovo edificio di circa 13.000 mq nel quartiere Ostiense. L’area oggetto di intervento, denominata “Comparto C4”, rientra nelle zone interessate dalla riqualificazione della stazione Ostiense, comprese nel Programma per Roma Capitale ex legge 396/90.

L'edificio avrà una doppia destinazione, residenziale e turistica, con un totale di circa 314 camere per studenti e 117 unità abitative.

L’intervento prevede la realizzazione di una quota di circa 435 mq di housing sociale. Le unità abitative sociali sono state integrate nel progetto principale e compreranno un alloggio di 68 mq, sei alloggi di 45 mq e tre alloggi di 32 mq.

Il design dell’edificio enfatizzerà il contrasto tra la leggerezza degli elementi metallici e la "massa" materica della Torre, caratterizzata da finestre in alternanza a persiane o frangisole. 

L'intera struttura sarà progettata per ridurre al minimo il consumo energetico e includerà un pergolato tecnico con pannelli fotovoltaici di ultima generazione, sia sul tetto che lungo la parete esposta a sud. La strategia generale di intervento sarà guidata dalla sostenibilità ambientale, con l'obiettivo di ottenere la certificazione Leed Gold.

Fondo Privato

Render Via Boncompagni

SOSTENIBILITÀ

Rigenerazione urbana di Via Boncompagni


Il progetto Boncompagni rappresenta il primo intervento di rigenerazione urbana a destinazione mista nel cuore del Central Business District di Roma. Le attività includeranno quattro elementi principali: 

  • un moderno edificio per uffici di circa 17.000 mq, situato lungo Via Boncompagni e Via Romagna, caratterizzato da una facciata contemporanea in vetro, una lobby d'ingresso a doppia altezza, terrazze e servizi esclusivi e locali commerciali;
  • la riqualificazione di un edificio esistente di circa 4.200 mq, destinato a spazio per uffici, con particolare attenzione alla conservazione e valorizzazione della facciata storica lungo Via Sicilia;
  • un edificio residenziale di alto livello di circa 7.500 mq, situato all'angolo tra Via Boncompagni e Via Puglie;
  • uno spazio multifunzionale all'interno della Chiesa di San Lorenzo, posta all'angolo tra Via Sicilia e Via Puglie.

L'edificio più iconico, denominato Glass Building, presenterà una facciata in vetro curvo progettata da Mad, che garantirà abbondante luce naturale e trasparenza agli ambienti. L’edificio potrà ospitare fino a 1600 persone, in uffici moderni ed efficienti, conformi ai migliori standard internazionali di sostenibilità.

Il secondo edificio, noto come Brick Building, è connotato da una forte identità storica dovuta alla facciata in mattoni presente su via Sicilia. Pur avendo dimensioni più contenute rispetto al Glass Building, la sua progettazione ha conseguito il medesimo livello di certificazioni. 

L'edificio residenziale ospiterà 38 appartamenti di diverse tipologie, caratterizzati da un design moderno e funzionale.

Consorzio Tormarancio

Sostenibilità

SOSTENIBILITÀ

Parco di Tor Marancia

L'Amministrazione si è posta l'obiettivo di completare la valorizzazione del Parco di Tor Marancia nel Municipio VIII, un'ampia area verde salvaguardata dalla cementificazione di Antonio Cederna, ma ancora non completamente accessibile a tutta la città. Nel maggio del 2022, la Giunta ha ratificato una delibera per l'apertura del Parco Tor Marancia, definendo gli accordi con il Consorzio Tormarancio per rendere fruibile al pubblico l'area verde, regolamentare il comodato delle aree non ancora cedute a Roma Capitale e gestire le attività di manutenzione.

Dopo oltre 10 anni di attesa, ad agosto 2022 è stato inaugurato un nuovo segmento del parco, denominato Ambito Funzionale di Attuazione (AFA) 3, esteso su 13 ettari principalmente dedicati ai più giovani, con aree giochi e percorsi adatti. Nel luglio 2023 è stato rilasciato il permesso a costruire per attrezzare ulteriori 6,5 ettari di verde, compresi un giardino attrezzato, una piazza pavimentata di circa 700 mq, percorsi ciclopedonali, un percorso vita, un'area per bambini e una per cani. I lavori sono in corso e si prevede la conclusione nella primavera del 2024. Contestualmente si sta lavorando per dare l’avvio al recupero dei 3 casali, cosiddetti AFA6, situati proprio all’interno di questa porzione di parco. Attualmente, la conferenza dei servizi decisoria è in corso e dovrebbe concludersi entro i primi di gennaio 2024.

Roma Capitale
Render Villa Aldobrandini

SOSTENIBILITÀ

Riqualificazione di Villa Aldobrandini

La riqualificazione di Villa Aldobrandini rappresenta una sfida complessa che tocca aspetti ambientali, architettonici, storici, artistici, urbanistici, sociali e gestionali, tutti legati alla sua accessibilità. Il progetto preliminare di recupero generale della Villa, con un costo stimato di 8.300.000,00 euro, è stato approvato con Delibera della Giunta Capitolina n. 98 del 30 marzo 2023. Questo progetto prevede sei ambiti di intervento:

  • Recupero vegetazionale e riqualificazione del giardino;
  • Recupero del padiglione all'angolo tra via Nazionale e via Mazzarino;
  • Recupero del padiglione all'angolo tra via Nazionale e largo Magnanapoli;
  • Restauro e recupero della loggia cinquecentesca, accesso originario alla villa;
  • Restauro della scala e adeguamento con ascensore dal portale ottocentesco su via Nazionale;
  • Restauro e riqualificazione dell’area archeologica.

Con un finanziamento iniziale di 2.700.000,00 euro, è stato elaborato il progetto esecutivo del primo lotto, i cui lavori hanno preso avvio l'11 aprile 2024. Questa prima fase prevede:

  • Recupero vegetazionale e riqualificazione del giardino;
  • Recupero del padiglione all'angolo tra via Nazionale e largo Magnanapoli, con destinazione d’uso a coffee house e installazione di un ascensore di collegamento con il giardino;
  • Restauro e recupero della loggia cinquecentesca, accesso originario alla villa, con sistemazione museale e recupero della cordonata.
Roma Capitale
GRAB

SOSTENIBILITÀ

GRAB

Il progetto denominato GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette) è un circuito ciclabile concepito da associazioni di ciclisti e ambientalisti con l'obiettivo di promuovere il turismo e valorizzare il paesaggio e il patrimonio storico-artistico-ambientale. Si tratta di un percorso anulare lungo circa 50 km, composto sia da tratti preesistenti di piste ciclabili lungo le strade e nei parchi, sia da nuovi tracciati appositamente costruiti.                 

Il progetto è già stato incluso nel sistema nazionale di ciclovie turistiche, conferendogli una rilevanza pubblica significativa. La sua implementazione rientra nelle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si configura come uno degli interventi correlati alle celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica nel 2025.

Il GRAB attraversa i luoghi più significativi di Roma, dal centro alla periferia. Diviso in 6 lotti, ognuno suddiviso in stralci, il percorso tocca luoghi iconici come il Colosseo, il Palatino, le Terme di Caracalla, la via Appia antica, il Quadraro, la Riserva Naturale dell'Aniene, villa Ada, villa Borghese, via Guido Reni, viale Angelico, via Lepanto, via Giulia e via dei Fori Imperiali.

Le attività del progetto mirano a garantire la fruibilità, interconnessione e intermodalità del circuito, rispettando la Direttiva MIT 375/2017. Questo rende la Ciclovia di Roma un'infrastruttura chiave per promuovere la mobilità sostenibile e la salute. La sua realizzazione si propone come opportunità per trasformare e valorizzare aree strategiche della città, ripensando ruoli e forme di assi stradali.

La Ciclovia diventa parte integrante di questa trasformazione, influenzando positivamente la qualità degli spazi urbani. Collegando luoghi di eccellenza e funzioni quotidiane, l'infrastruttura si radica nei territori attraversati, diventando una traiettoria d'incontro e una valida alternativa all'uso dell'automobile per gli spostamenti quotidiani.

La realizzazione di collegamenti con stazioni del ferro è cruciale per estendere il raggio di fruizione del GRAB. La ciclovia interseca 8 stazioni della metropolitana, 13 fermate di 6 diverse linee del tram e 3 stazioni ferroviarie. Questo rende il GRAB accessibile anche dalla rete ferroviaria, metro e tranviaria, ampliando il suo utilizzo oltre i confini comunali.

Approvato nel dicembre 2023, il progetto definitivo elimina interferenze con opere giubilari e interventi del PNRR, garantendo la coerenza del GRAB con le celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica e gli obiettivi di pianificazione urbana (PUMS – PGTU). La Ciclovia si configura come chiave per una nuova visione della mobilità urbana, contribuendo alla riduzione dell'inquinamento, dei costi sociali e promuovendo l'equità nell'accesso alle risorse del territorio.

Cantiere che si considera parzialmente chiuso e funzionale all’inizio dell’anno giubilare.

Fondo Privato

Render ex Residence Bravetta

SOSTENIBILITÀ

Ex Residence Bravetta

L'ex Residence di via Bravetta, una struttura di circa 100.000 metri cubi costruita alla fine degli anni '70, è rimasto in uno stato di abbandono per oltre 15 anni, configurandosi come una struttura di cemento armato all'ingresso della Riserva Naturale Valle dei Casali. 

A seguito dello sgombero dell'ultima palazzina, avvenuto nell’agosto del 2007, gli edifici sono stati privati dei muri esterni per evitare occupazioni, in attesa di bonifica e riqualificazione.

Le operazioni di demolizione del primo edificio sono iniziate a luglio 2022 e sono state completate nella primavera del 2023. A novembre 2023 sono iniziate le demolizioni del secondo comparto, costituito da 4 fabbricati, che termineranno nella primavera del 2024.

Conformemente a una delibera di Giunta del 2022 e alla successiva convenzione integrativa firmata a maggio 2023, nell'area dell'ex Residence verrà realizzato un nuovo Polo per l'infanzia, comprendente un asilo nido e una scuola materna con una capacità massima di accoglienza di 150 bambini. Saranno altresì sviluppate piazze e percorsi pubblici tra il complesso del "Buon Pastore" e il parco stesso, facilitando la connessione diretta del quartiere con il sistema dei parchi urbani circostanti: "Valle dei Casali", "Tenuta dei Massimi" e "Villa Pamphili".

Zetema
Cultura

CULTURA

Unexpected Itineraries of Rome

Il progetto "Unexpected Itineraries of Rome" si propone di valorizzare, promuovere, comunicare e rendere fruibili itinerari al di fuori dei consueti percorsi turistici, focalizzandosi anche su aree decentrate della città caratterizzate da notevoli elementi naturalistici, paesaggistici e da siti archeologici di grande rilievo storico, culturale e artistico. Queste zone, sebbene ricche di bellezza e unicità, spesso rimangono poco conosciute persino dai residenti locali.

L'obiettivo primario del progetto è contrastare il fenomeno dell'overtourism – ossia, la presenza eccessiva di visitatori in zone limitate, concentrata nel caso di Roma nel centro storico. Per raggiungere questo obiettivo, si intende promuovere esperienze di notevole valore in luoghi al di fuori degli attuali itinerari turistici tradizionali. Al contempo, si mira a creare una filosofia denominata "neverending Rome", con l'intento di stimolare la ripetizione dei viaggi, rivolgendosi sia a turisti di tutte le età che già hanno visitato la città (repeaters), sia a un mercato prevalentemente giovane.

Attraverso questa iniziativa, si auspica di creare una nuova prospettiva di scoperta della città, contribuendo a distribuire il flusso turistico in maniera più equa e sostenibile, evitando la saturazione eccessiva del centro storico e incoraggiando l'esplorazione di luoghi meno frequentati ma di grande valore culturale.

Individuati n.7 itinerari:

  1. Parco dei Martiri di Forte Bravetta e Forte
  2. Parco di Villa Statilia, Giardini di Piazza Vittorio, Ex Acquario Romano
  3. Gazometro e Parco della Caffarella – Itinerario dell’Almone
  4. Parco di torre del Fiscale e Parco degli Acquedotti, con visita street art al Quadraro
  5. Parco di Tor Marancia e Quartiere di Tor Marancia con la street art
  6. Pantano e città di Gabii
  7. San Vittorino e città di Gabii

Digital Realty

Render panoramico Data Center Digital Realty Testuggini

INNOVAZIONE

Data Center Digital Realty Via delle Testuggini - Trigoria

La Giunta di Roma Capitale ha approvato il Piano di Riuso del Centro Gestionale ex ACEA, situato in via delle Testuggini nel Municipio Roma IX, per la trasformazione in un Data Center. Il progetto prevede la realizzazione di una struttura su una superficie di oltre 150.000 mq, che includerà spazi verdi per oltre 24.000 mq e una piazza pedonale di 14.000 mq. Sarà inoltre adeguata la viabilità e verranno realizzati oltre 12.000 mq di parcheggi.

La conversione del sito industriale dismesso avverrà tramite la parziale ristrutturazione degli edifici esistenti e il riutilizzo limitato della Superficie Utile Lorda (SUL) per nuovi impianti, senza aumentare la cubatura né impattare ulteriormente sul paesaggio. L’intervento ha l’obiettivo di riqualificare l'area, migliorare le infrastrutture tecnologiche esistenti e valorizzare l'ambiente circostante. Il nuovo Data Center contribuirà significativamente alla creazione di posti di lavoro, sia durante la fase di costruzione che nell'operatività del centro, generando impatti positivi a livello fiscale ed economico.

La realizzazione di infrastrutture digitali di livello europeo, mediante la riconversione di siti in disuso come il Centro Gestionale Acea, non solo favorisce lo sviluppo urbanistico della città ma anche la crescita economica e occupazionale. Tali centri, inoltre, aumentano l'attrattività della città, rendendola più favorevole agli investimenti di rilievo.

Roma Capitale
Render Piazza Venezia Vista aerea superficie

SOSTENIBILITÀ

Metro C: fermata Piazza Venezia

La Linea C, terza metropolitana romana secondo il nuovo Piano Regolatore Generale, connetterà direttamente aree distanti attraverso la città da nord-ovest a sud-est, estendendo notevolmente la rete metropolitana esistente. Il tracciato attuale, lungo 25,5 km che comprende 30 stazioni, inizia nel Comune di Monte Compatri, segue la ferrovia Termini-Pantano, attraversa il sottosuolo poco prima del Grande Raccordo Anulare e si dirige nel centro storico fino al quartiere Mazzini, mantenendosi a circa 30 m dal piano stradale.

Il tracciato è suddiviso in diverse tratte: T2 in fase progettuale, T3 in costruzione e T4-T5, T6 e T7 con il Deposito Graniti in esercizio. Questa suddivisione deriva da ragioni funzionali, necessità progettuali, approvazioni e finanziamenti. La Tratta T2 includerà una sub-tratta funzionale: la tratta Venezia-Colosseo/Fori Imperiali, che si estenderà oltre il fine Tratta T3 per circa 250m. Essa comprende la Stazione Venezia, il pozzo VV. F. e la comunicazione ferroviaria tra binario pari e dispari. Il progetto definitivo della sub-tratta Venezia-Fori Imperiali, compresa la Stazione Venezia, è stato sottoposto alla Conferenza dei Servizi a luglio 2021, includendo l'esito positivo della verifica di ottemperanza alle prescrizioni VIA.

Il finanziamento dell’importo complessivo di € 755.000.000,00 è assicurato per € 145.000.000,00 dal Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014, coordinato con la Legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164 e per € 610.000.000,00 dalle risorse di cui al comma 393 dell’articolo 1 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022) ripartite con il Decreto interministeriale 20 aprile 2022 n. 97.

Il progetto definitivo della Tratta T2. Sub-Tratta Venezia-Fori Imperiali/Colosseo è stato approvato con Ordinanza n.3 del 30 dicembre 2022 prot.l79/M della Commissaria Straordinaria. Con Ordine di Servizio n. 35 del 17.01.2023 il RUP ha ordinato l’avvio delle attività di progettazione esecutiva, sulla base degli elaborati del progetto definitivo approvato, tenendo conto delle prescrizioni allegate al Verbale di Verifica Tecnica, e subordinato l’inizio dei lavori all’approvazione per i tre stralci del progetto esecutivo.

Il primo stralcio del progetto esecutivo della tratta Venezia – Colosseo/Fori Imperiali è stato consegnato dal Contraente generale Metro C S.c.p.A. il 13.02.2023 e 17.02.2023 ed è stata poi integrato con gli ulteriori invii del 18.04.2023.

Si sono poi susseguite le consegne degli elaborati costituenti gli ulteriori due stralci, in cui è stata suddivisa l’emissione ed approvazione del progetto esecutivo della sub-tratta in parola.

Con Atto di approvazione n. 13/linea “C” del 16.06.2023 la Stazione appaltante ha approvato gli elaborati del 1° stralcio del Progetto esecutivo. Con Atto di Approvazione n. 16/linea “C” del 24.07.2023 la Stazione appaltante ha approvato il progetto esecutivo secondo stralcio della tratta sub Venezia-Fori Imperiali/Colosseo e infine con Atto di approvazione n.1/2024 del 10.01.2024 la stazione appaltante ha approvato il progetto esecutivo per il terzo stralcio.

Con Ordine di Servizio n.39 formulato dal Responsabile del Procedimento in data 26 settembre 2023 è avvenuto l’avvio delle attività e, sono in corso gli scavi su Piazza Venezia e il 1° ottobre 2023 è stato aggiornato il Programma Lavori Esecutivo della tratta (17.01.2023/03.09.2033 esercizio)

A tutto il 30.11.2023 (SAL 2 AL 30.06.2023) risultano emessi per la tratta T2 sub Venezia - Colosseo/fori imperiali n. 2 SAL ed emessi n. 2 certificati di pagamento per un importo totale certificato a credito del Contraente generale pari ad € 13.983.074,43 oltre IVA.

L’importo è corrispondente a circa il 2% dell’importo totale di riferimento da Quadro Economico aggiornato (€ 588.424.487,84).

Roma Capitale
Render Aranciera di San Sisto

SOSTENIBILITÀ

Riqualificazione dell'Aranciera di San Sisto

L’aranciera di San Sisto è una serra monumentale realizzata dall’Arch. Raffaele de Vico nel 1926 per la messa dimora delle piante del Dipartimento Tutela Ambientale.  

Il progetto di riqualificazione avrà come obiettivo il consolidamento strutturale e l’efficientamento energetico dell’edificio. Saranno applicate tecnologie e soluzioni mirate al fine di preservarne l’aspetto originale, rendendolo allo stesso tempo uno spazio polifunzionale. 

Il progetto prevederà l’adozione di strategie energetiche passive per il controllo climatico dell’edificio, integrate ad un innovativo impianto fotovoltaico, un impianto geotermico, un sistema di depurazione dell’aria attraverso le piante e un sistema per il recupero e il riciclo dell’acqua. Il restauro dell’Aranciera diventerà così un modello progettuale virtuoso e potenzialmente riutilizzabile, anche in altri edifici di proprietà del Comune di Roma.