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Riqualificazione del Parco di Villa Ada

L’intervento interessa la valle della Sughereta nel Parco di Villa Ada, dove è prevista la pulizia del canale centrale, la sostituzione dei ponticelli e la realizzazione di una pavimentazione drenante, in tufo stabilizzato. È infine stato recuperato l’invaso del lago dei Savoia, che sarà riqualificato e arricchito con piante dai fiori blu, a evocare la presenza dell’acqua. Successivamente si valuterà la possibilità di ripristinare il lago, come previsto dal Piano di Utilizzo del parco redatto con l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’ultima parte privata della Villa. È in corso di realizzazione la pannellistica informativa con approfondimenti storico-naturalistico posti agli ingressi e all’interno del parco

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Centro Archeologico Monumentale - ambito piazza di Porta Capena: sistemazione e allestimento Casina Vignola Boccapaduli

Il progetto ha l’obiettivo di trasformare la Casina Vignola Boccapaduli in un punto d’informazione per la fruibilità dell’intera area del Celio. Si tratta di un’area di grandissimo valore dove si intersecano i percorsi antichi, la trama ottocentesca del nucleo abitato, il Parco del Celio, le Mura Aureliane e la valle del Colosseo. Piazza di Porta Capena si presenta come una vasta area pianeggiante tra il Celio, il Palatino e l'Aventino e prende il nome dall’antica porta che conduceva sulla Via Appia. A poca distanza dai ruderi delle mura, si trova il Casino Vignola Boccapaduli, costruito nel 1538 per Prospero Boccapaduli, Conservatore in Campidoglio.

L’edificio si apre al pianterreno con un portico in travertino, costituito da tre archi sulla fronte e due sui fianchi, sopra il quale corre un fregio dorico, mentre il piano nobile presenta finestre architravate. Il porticato verrà adibito a uno spazio di accoglienza con servizi ai visitatori, sarà dotato di vetrate a taglio termico e termoacustiche e di impianti di climatizzazione. Gli infissi in legno oggi deteriorati saranno sostituiti con dei nuovi infissi in legno a taglio termico, simili agli esistenti per colore, dimensioni e tipologia. Sono inoltre previsti interventi di rimozione delle barriere architettoniche, come la realizzazione di una rampa esterna d’accesso, coerente con il contesto storico e paesaggistico. Si prevede infine un nuovo impianto di illuminazione, sia interna che esterna del porticato, e una manutenzione straordinaria delle cancellate.

Giubileo2025
Sostenibilità

SOSTENIBILITÀ

Riqualificazione segnaletica stradale e turistica

Il progetto di riordino per la città di Roma è in fase di sviluppo e avrà l'obiettivo di migliorare la mobilità e l'orientamento per pedoni, ciclisti e automobilisti. Gli interventi saranno articolati in diverse fasi:

  • Censimento e analisi della segnaletica stradale esistente, con un focus sulla segnaletica turistica e di toponomastica;
  • Manutenzione e pulizia della segnaletica esistente, eliminando quella non necessaria;
  • Progettazione di itinerari privilegiati per pellegrini e visitatori in occasione del Giubileo 2025, con l'identificazione di punti di interesse e itinerari tematici;
  • Miglioramento delle piste ciclabili e creazione di collegamenti tra di esse;
  • Installazione di segnaletica digitale interattiva che si collega con dispositivi mobili per fornire informazioni sugli itinerari e i luoghi di interesse.

Il progetto ha l’obiettivo di semplificare la mobilità e l'esperienza dei visitatori e il sistema di segnaletica e orientamento per i residenti.

Cantiere che si considera parzialmente chiuso e funzionale all’inizio dell’anno giubilare. 

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Caput Mundi: Foro di Traiano - sistemazione e valorizzazione area porticata sud

L’area, attualmente chiusa al pubblico, richiede la riqualificazione valorizzazione degli aspetti costitutivi per una migliore fruizione e intelligibilità dell’originario assetto architettonico di epoca imperiale. Nel dettaglio, verranno svolti i seguenti interventi:

  • restauro conservativo della pavimentazione del portico a lastre di marmo cipollino e portasanta;
  • restauro conservativo degli elementi architettonici attribuibili all’architettura della corte porticata, elementi delle colonne corinzie con fusto in cipollino, del fregio-architrave con grifoni apollinei, del soffitto con lacunare, frammenti dell’iscrizione dedicatoria;
  • anastilosi di una colonna del portico e allestimento degli elementi architettonici.
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Povertà estrema – Stazioni di posta (Complesso S. Michele Piazzale Antonio Tosti, 4)

Gli interventi si articoleranno in 9 progetti con l'obiettivo principale di offrire servizi e supporto alle persone in situazioni di povertà, promuovendo l'inclusione sociale, l'accesso a risorse fondamentali e la possibilità di acquisire competenze attraverso i tirocini formativi.

Per migliorare i servizi offerti, il progetto, nominato RESET, prevede un forte coinvolgimento delle associazioni di volontariato. Sarà stabilito un collegamento con le ASL (Aziende Sanitarie Locali) e i Servizi per l'Impiego per inviare utenti che potranno svolgere tirocini formativi.

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Housing first - Un tetto con cura (Complesso S. Michele - Piazzale Antonio Tosti, 4)

Il progetto “Un tetto con cura” ha lo scopo di fornire un'assistenza temporanea a lungo termine, fino a 24 mesi, attraverso la disponibilità di alloggio in appartamenti situati in piccoli gruppi sul territorio. Questa soluzione è rivolta a singoli individui, piccoli gruppi o nuclei familiari in situazioni di estrema difficoltà, che non possono accedere immediatamente all'edilizia residenziale pubblica e richiedono un supporto continuo. Un progetto individualizzato, volto ad attivare le risorse personali del singolo individuo o del nucleo familiare, favorirà percorsi di autonomia e rafforzamento delle capacità.

I progetti si focalizzeranno su diversi aspetti, tra cui:

  • percorsi individuali per superare la situazione di emergenza;
  • accompagnamento e coordinamento con i servizi territoriali per una pianificazione a lungo termine;
  • collaborazione con altre istituzioni, come strutture carcerarie, servizi di giustizia e magistratura.
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Rafforzare i servizi sociali domiciliari per garantire una dimissione assistita precoce e prevenire il ricovero in ospedale

L'obiettivo principale del progetto è garantire un supporto completo e integrato per i pazienti in dimissione protetta. Saranno attivati servizi di assistenza domiciliare, assistenza tutelare professionale temporanea e formazione specifica per i professionisti dei servizi domiciliari.
Verrà promossa la collaborazione con aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali, al fine di definire e sperimentare protocolli condivisi per l'assistenza integrata tra servizi sanitari e servizi sociali per i pazienti. Per raggiungere tale obiettivo, saranno coinvolti enti privati accreditati ed enti del Terzo Settore nell'erogazione delle prestazioni.
Il progetto, nominato “A CASA CON CURA”, si suddivide in cinque interventi specifici che coinvolgeranno 625 persone.

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Azioni rivolte a rafforzare i servizi sociali e prevenire il burn out tra gli assistenti sociali (MUN da I a VIII)

Il progetto si focalizza sull'arricchimento dei servizi sociali e sulla prevenzione del burnout tra gli operatori sociali. Saranno introdotte attività di supervisione che comprenderanno momenti di discussione e condivisione per sostenere gli operatori nel loro ruolo e migliorare il loro benessere. L'obiettivo è ottimizzare la l’efficacia dei servizi di assistenza, valorizzando il lavoro degli operatori.
La supervisione si concentrerà sui fattori chiave che contribuiscono al burnout, considerando i rapporti con i beneficiari, le variabili legate all'ambiente e l’organizzazione del lavoro. Verrà svolta un’analisi professionale delle pratiche degli operatori, inclusi gli aspetti metodologici, etici, valutativi e di relazione. Saranno individuati problemi e sfide, e verranno condivise conoscenze e strategie per affrontarli.
Il progetto è articolato in 5 iniziative, di cui 2 ammesse al finanziamento e 3 considerate idonee.

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Azioni per una vita autonoma e deistituzionalizzazione per gli anziani

Il progetto prevede una serie di investimenti infrastrutturali volti a prevenire l'istituzionalizzazione degli anziani, offrendo loro strutture alloggiative e dotazioni strumentali innovative. L'obiettivo è consentire agli anziani di mantenere una vita autonoma e indipendente, con accesso a servizi domiciliari, che assicurino la continuità dell'assistenza. Il modello di presa in carico sociosanitaria prevederà percorsi semplificati di accesso alle prestazioni e un'assistenza multidimensionale e integrata.
Una delle principali strategie sarà il potenziamento dei servizi territoriali di domiciliarità, con la creazione di reti che coprano gruppi di appartamenti non integrati in una struttura. Questo consentirà agli anziani di rimanere nel proprio territorio di appartenenza, ricevendo i servizi necessari per soddisfare le loro esigenze.In alternativa, gli Ambiti Territoriali di Servizio (ATS) potranno proporre la riqualificazione graduale delle strutture residenziali pubbliche in gruppi di appartamenti autonomi.
L'utilizzo di elementi di domotica, telemedicina e monitoraggio a distanza contribuirà a migliorare l'efficacia dell'intervento, consentendo una supervisione costante e un'assistenza tempestiva.Le attività coinvolgeranno 260 beneficiari anziani tramite i seguenti progetti: “CO.abiti_AMO”, “Nuova Roma 3”, “Ristrutturiamo Casa Giada”, “Casa Vittoria”, “Stiamo insieme anche se..”.

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Azioni volte a sostenere le capacità genitoriali e prevenire la vulnerabilità delle famiglie e dei bambini - PIPPI MUN I-II-III/ASL RM1

L'intervento proposto mira a rafforzare i servizi di assistenza sociale per famiglie, genitori e bambini in situazioni di vulnerabilità. 

Attraverso il supporto domiciliare, verranno forniti ai genitori strumenti e risorse per affrontare le sfide quotidiane e sviluppare competenze genitoriali. Saranno realizzati progetti personalizzati per affrontare le specifiche necessità dei nuclei familiari coinvolti. 

L'intervento si concentrerà sulle famiglie con figli dagli 0 ai 17 anni, con particolare attenzione alla fascia d’età compresa tra gli 0 e i 6 anni, attraverso cinque progetti distinti, denominati “PIPPI”, che coinvolgeranno 250 famiglie.