07/08/2025
Piazza e viale Mazzini, conclusa la riqualificazione
Si è concluso, entro i termini previsti, l'intervento complessivo di riqualificazione di piazza e viale Mazzini, che ha interessato in maniera integrata il patrimonio verde, la storica fontana monumentale, la pavimentazione pedonale e l’arredo urbano. Un progetto articolato e sinergico, frutto della collaborazione tra dipartimento tutela ambientale, dipartmento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, assessorati, Sovrintendenza Capitolina e Municipio I, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro che restituisce a cittadini e cittadine uno dei luoghi più identitari nel cuore di Prati.

07/08/2025
Piazza e viale Mazzini, conclusa la riqualificazione
Si è concluso, entro i termini previsti, l'intervento complessivo di riqualificazione di piazza e viale Mazzini, che ha interessato in maniera integrata il patrimonio verde, la storica fontana monumentale, la pavimentazione pedonale e l’arredo urbano. Un progetto articolato e sinergico, frutto della collaborazione tra dipartimento tutela ambientale, dipartmento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, assessorati, Sovrintendenza Capitolina e Municipio I, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro che restituisce a cittadini e cittadine uno dei luoghi più identitari nel cuore di Prati.

Si è concluso, entro i termini previsti, l'intervento complessivo di riqualificazione di piazza e viale Mazzini, che ha interessato in maniera integrata il patrimonio verde, la storica fontana monumentale, la pavimentazione pedonale e l’arredo urbano. Un progetto articolato e sinergico, frutto della collaborazione tra dipartimento tutela ambientale, dipartmento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana, assessorati, Sovrintendenza Capitolina e Municipio I, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro che restituisce a cittadini e cittadine uno dei luoghi più identitari nel cuore di Prati.
Un nuovo sistema del verde
La riqualificazione ha riguardato una superficie di 35.000 mq, con oltre 750 alberi secolari, di cui 165 solo nella piazza. Dopo approfondite indagini fitostatiche (58 tomografie e 27 pulling test), si è intervenuti con potature mirate, abbattimenti per motivi di sicurezza, rimozione di geotessile e materiali inquinanti, e interventi con AirSpade per migliorare l’ossigenazione del terreno.
Sono stati messi a dimora:
• 130 nuovi alberi (tra lecci, cipressi e pini),
• 730 metri lineari di siepi ornamentali (laurus nobilis e pittosporum tobira),
• 220 piante per impollinatori nelle aiuole romboidali.
Il completamento delle piantumazioni lungo il perimetro della piazza avverrà in ottobre, con la ripresa della stagione agronomica.
Marciapiedi sostenibili, resistenti, eleganti
A giugno scorso si è conclusa anche la riqualificazione dei marciapiedi lungo entrambi i lati di viale Mazzini, per una lunghezza di circa 600 metri, da piazzale Clodio a piazza Mazzini. L’intervento, per un costo di 1,1 milioni di euro, ha introdotto una pavimentazione in conglomerato bituminoso modificato, rifinita con una speciale molatura superficiale, una tecnica che conferisce all’asfalto una colorazione più chiara, utile non solo per migliorare l’estetica, ma soprattutto per ridurre l’effetto isola di calore.
Questo tipo di asfalto, più resistente alle alte temperature, contribuisce alla durabilità della pavimentazione in contesti urbani ad alta intensità pedonale, unendo funzionalità, decoro e sostenibilità ambientale.
L’intervento ha previsto anche la riqualificazione delle tazze degli alberi e il monitoraggio dello stato vegetativo delle piante esistenti, in sinergia con il Dipartimento ambiente. Un accorgimento mirato anche come misura di contrasto agli effetti del caldo urbano.
Depaving e resilienza climatica
Un altro tassello strategico dell’intervento è stato il depaving di 2.295 mq nelle aree spartitraffico tra viale Mazzini e piazzale Clodio, in precedenza asfaltate e degradate. Oggi quegli spazi sono stati riconvertiti a verde, con prato, arbusti e nuovi alberi, ricucendo visivamente e funzionalmente il sistema del verde tra viale e piazza.
Questa trasformazione ha aumentato la permeabilità del suolo, contrastato gli allagamenti in un tratto soggetto a criticità idrauliche e rafforzato il corridoio ecologico verso la Riserva Naturale di Monte Mario. L'intervento rientra nel progetto "Cento Parchi per Roma" ed è ispirato al modello della "città spugna", per una Capitale più resiliente e sostenibile.
Il ritorno della fontana-giardino
Elemento centrale dell’intero intervento è stato il restauro della storica fontana di piazza Mazzini, progettata da Raffaele De Vico con apparato scultoreo di Ermenegildo Luppi e inaugurata nel 1926. I lavori, curati dalla Sovrintendenza Capitolina e finanziati con oltre 1 milione di euro tramite il programma PNRR – Caput Mundi, hanno avuto una durata di 210 giorni.
Sono stati restaurati integralmente:
• il bacino ottagonale in peperino e le vasche a cascata;
• le colonne monumentali con aquile e i delfini in cemento;
• le fontanelle per l’acqua di Trevi con drago scolpito in bassorilievo;
• la recinzione metallica;
• il mosaico pavimentale in breccia di fiume, decorato con soli, cornucopie e vele spiegate, ripristinato con stuccature e materiali originali.
"Con questi interventi integrati di riqualificazione urbana restituiamo a Prati uno spazio pubblico rigenerato, bello, sicuro e sostenibile. Oltre al restauro della fontana e alla completa riqualificazione della pavimentazione, grazie alle nuove alberature che favoriscono l’impollinazione e alla depavimentazione, avremo un vero e proprio corridoio verde che dal Tevere arriverà fino a Monte Mario. Un intervento complessivo che ha prestato attenzione al paesaggio storico, alla qualità urbana e alle nuove sfide ambientali. Un lavoro integrato tra dipartimenti Simu, Ambiente, Cultura e Sovrintendenza capitolina, che ringrazio anche per la consegna in anticipo rispetto ai tempi previsti" ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri.
"La nostra scelta è stata di recuperare in termini contemporanei anche il viale, che era buio e oscurato dalla vegetazione. Un intervento conservativo che ha restituito questo spazio alle funzioni molto amate dal quartiere con 750 alberi secolari, controllati anche nelle radici, 130 nuove alberature, querce e cipressi, e circa 730 metri lineari di nuove siepi ornamentali" ha spiegato l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi.
"Con questa piazza siamo al 13esimo intervento sulle fontane monumentali della città. Questa era la piazza d'Armi e la fontana è stata progettata da un architetto tra i più importanti della prima metà del Novecento, Raffaele De Vico. È una fontana di 25 metri di diametro, era alimentata dall'acqua Virgo, la pressione non era enorme, per questo la vasca di accumulo centrale e il corridoio che la circonda sono più bassi rispetto alla parte circostante, per favorire un migliore afflusso dell'acqua. Ci sono 5 conchiglie degradanti verso l'interno della fontana che dovevano essere alimentate dai mostri marini ma la condizione attuale dei travertini non consente ora questa alimentazione” ha il sovrintendente capitolino ai beni culturali, Claudio Parisi Presicce.
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